venerdì 18 luglio 2008

RIME IN PILLOLE (paguna 18)

In questo dolce e profumato asilo
feci uno stronzo che pesava mezzo chilo.

(e sotto, con calligrafia diversa):

Ed io, per misurar le forze tue,
uno ne feci che pesava due.

(e sotto ancora):

Pensa e ripensa e alfine ho dedotto
che avete tutti e due il culo rotto.

Io ne trovai una nei cessi del Pier Crescenzi che recitava così:

Affinché questo Istituto nulla perda,
ciò che mi dà in saper gli rendo in merda.

Infine quasi una formula matematica:

+ me lo – + mi sento venir –
e x non venir + a – non me lo – +

E, ancora a proposito di iscrizioni nei cessi, ricordo questa breve, ma chiara:

Non importa che facciate centro,
ma…almeno dentro!

Saggezza popolare e regola di vita (in latino più o meno maccheronico):

Cacatio mattutina,
sicut medicina;
catatio meridiana
nec utilis nec vana;
nocturna cacatio,
mala manducatio


Detti e credenze relative ad occhi che ballano e orecchi che fischiano:

Óc drétt, guài trésst
Óc stànch, guài grànd


Uràccia stànca, paróla frànca
uràccia drétta, paróla mèl détta
-
Paolo Canè

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